Problematiche Sessuali
Problematiche sessuali
La sessualità è una parte essenziale della vita di ciascuno e avere un buon rapporto con la propria sessualità contribuisce in modo significativo al benessere e a una buona qualità di vita. Tuttavia, le problematiche sessuali non sono rare o isolate. Secondo dati statistici, circa il 31% degli uomini e il 43% delle donne sperimenta nel corso della vita una qualche forma di problematica sessuale, che può variare dalla eiaculazione precoce alla mancanza di desiderio, alla difficoltà nel raggiungere e mantenere l’erezione e molto altro. Questi numeri sottolineano l’importanza di affrontare apertamente e senza tabù le sfide legate alla sessualità.
Le problematiche sessuali si dividono in tre categorie principali:
- Disfunzioni Sessuali
- Disturbi Parafilici
- Disforia di Genere
Una disfunzione sessuale è una condizione in cui una persona sperimenta difficoltà o problemi significativi nel desiderio sessuale, nell’eccitazione, nell’orgasmo o nella fase finale della risposta sessuale, che può portare a disagio, insoddisfazione o a una diminuzione della qualità della vita sessuale. Queste difficoltà possono interessare sia gli uomini che le donne e possono manifestarsi in diverse forme. Le disfunzioni sessuali includono:
- L’eiaculazione ritardata
- Il disturbo dell’erezione
- Il disturbo orgasmico femminile
- Il disturbo dell’interesse/eccitazione sessuale femminile
- Il disturbo del dolore genito-pelvico/penetrazione
- Il disturbo dell’interesse sessuale ipoattivo maschile
- L’eiaculazione precoce
La sessualità è qualcosa di più complesso di una semplice funzione, in quanto il modo di vivere la sessualità dipende da molteplici fattori relativi all’identità, al personale rapporto con il corpo e con il piacere e al proprio modo di entrare in relazione. L’intervento terapeutico mira quindi ad aiutare la persona ad acquisire una conoscenza del proprio corpo e delle risposte sessuali sia attraverso l’osservazione visuale e tattile sia attraverso l’auto-osservazione del dialogo interno, dell’immaginario personale e dei vissuti emotivi. Inoltre, è finalizzato a favorire nella persona la consapevolezza delle proprie modalità di essere in relazione e delle credenze che possono ostacolarla nel raggiungimento di una vita sessuale soddisfacente, allo scopo di costruire delle nuove condizioni di sicurezza.
La parafilia è una condizione caratterizzata da un interesse sessuale intenso e persistente verso oggetti, situazioni o attività sessuali che differiscono dalla stimolazione genitale o dalle effusioni preparatorie con partner umani fenotipicamente normali e fisicamente maturi che abbiano dato il loro consenso. In altre parole, le parafilie sono orientamenti sessuali atipici in cui l’individuo trae gratificazione sessuale da elementi o attività che non rientrano nella tipica sfera delle relazioni sessuali tra adulti consenzienti. Questi interessi sessuali atipici possono includere oggetti, situazioni o comportamenti che, sebbene siano non convenzionali o considerati socialmente inaccettabili, costituiscono una parte centrale dell’esperienza sessuale per chi presenta una parafilia.
È importante considerare che secondo il DSM-5TR l’avere una parafilia non implica automaticamente la presenza di un disturbo. Un disturbo sessuale si presenta quando l’interesse sessuale atipico causa stress significativo, disagio o comportamenti pericolosi per la persona o per gli altri, oppure quando impedisce in modo significativo la normale vita quotidiana o le relazioni interpersonali. La diagnosi e la gestione delle parafilie richiedono perciò un’attenta valutazione da parte di un professionista in grado di considerare diversi aspetti della persona, che vanno dalla storia individuale all’evoluzione del suo sistema sessuale e interpersonale.
I disturbi parafilici comprendono:
- Il disturbo voyeuristico, nel quale l’eccitazione sessuale è legata all’osservazione di persone spesso ignorare mentre sono impegnate in attività private, ad esempio, mentre sono nude, si stanno spogliando o sono impegnate in attività sessuali;
- Il disturbo esibizionistico, nel quale l’eccitazione sessuale è raggiunta mostrando i propri genitali in contesti inappropriati o a sconosciuti ignari;
- Il disturbo frotteuristico, che consiste nell’impulso di toccare e strofinarsi contro persone non consenzienti, al fine di conseguire l’eccitazione e il piacere sessuale.
- Il disturbo da masochismo sessuale, nel quale l’eccitazione sessuale è raggiunta attraverso il sottoporsi ad umiliazioni o sofferenze;
- Il disturbo da sadismo sessuale, nel quale l’eccitazione sessuale deriva dall’infliggere sofferenze fisiche o psicologiche a un’altra persona;
- Il disturbo pedofilico, caratterizzato da fantasie, pulsioni o comportamenti sessualmente eccitanti intensi e ricorrenti che coinvolgono i bambini;
- Il disturbo feticistico, caratterizzato da una ricorrente e intensa eccitazione sessuale provocata dall’uso di un oggetto inanimato o dal concentrarsi su una parte non genitale del corpo;
- disturbo transvestitico, caratterizzato da ricorrente e intensa eccitazione sessuale dopo aver indossato indumenti tipici del sesso opposto.
Naturalmente queste otto categorie non esauriscono il possibile elenco. In tutti i casi, si osserva però un’alterazione in diverse aree del funzionamento sessuale che riguardano aspetti interpersonali come quelli del corteggiamento, il rapporto con il corpo e il piacere, la ricerca di ciò che è realmente un partner sessuale e, infine, la capacità di investimento sessuale.
Il percorso terapeutico è finalizzato ad aiutare il paziente a comprendere la propria sessualità al fine di sviluppare un sano equilibro con essa, senza dover necessariamente rinunciare alle proprie unicità ma trovando il modo migliore per viverle senza dover sacrificare aspetti della propria vita altrettanto importanti.
Il concetto di sesso, genere e identità è un terreno complesso e ricco di sfumature che merita una chiara distinzione. Nella pratica clinica è fondamentale comprendere le differenze tra queste caratteristiche, poiché esse giocano un ruolo cruciale nella vita delle persone e nella loro salute mentale.
IL SESSO
Il sesso è una caratteristica biologica e fisica che distingue tradizionalmente tra maschi e femmine. Questa distinzione è spesso basata sui tratti fisici e biologici che sono evidenti alla nascita, portando all’uso delle frasi “assegnato maschio alla nascita” o “assegnato femmina alla nascita”. Tuttavia, è importante riconoscere che il sesso non è una divisione semplice e binaria. Esistono variazioni biologiche significative all’interno dei gruppi maschili e femminili, dimostrando che la realtà del sesso è molto più complessa di quanto suggerisca una divisione netta.
L’IDENTITA’ DI GENERE
L’identità di genere è un aspetto altrettanto importante e si riferisce al senso interno di essere maschio, femmina, o qualcos’altro. L’identità di genere può o non può corrispondere al sesso assegnato alla nascita o alle caratteristiche sessuali di un individuo. In altre parole, una persona può nascere con caratteristiche fisiche associate a un determinato sesso, ma identificarsi internamente con un genere diverso. Questa discrepanza tra identità di genere e sesso assegnato alla nascita è nota come incongruenza di genere.
L’ESPRESSIONE DI GENERE
L’espressione di genere riguarda il modo in cui una persona si presenta al mondo attraverso l’abbigliamento, l’aspetto fisico e altri comportamenti esterni. L’espressione di genere può riflettere aspetti dell’identità o del ruolo di genere di un individuo. Ad esempio, una persona assegnata maschio alla nascita potrebbe esprimere il suo genere attraverso abiti e modi di comportarsi tradizionalmente associati alle femmine e viceversa.
L’INCONGRUENZA DI GENERE
L’incongruenza di genere si manifesta quando una persona sperimenta una marcata e persistente incompatibilità tra l’identità di genere e il genere atteso in base al sesso assegnato alla nascita. Questa incompatibilità può causare disagio e angoscia significativi.
LA DISFORIA DI GENERE
La disforia di genere è una condizione complessa che si manifesta come uno stato di intenso disagio nel riconoscersi nel sesso assegnato alla nascita. Questo stato di sofferenza non è legato all’orientamento sessuale, ma piuttosto alla percezione del proprio genere. Le persone che sperimentano tale condizione manifestano un forte desiderio di liberarsi delle caratteristiche sessuali proprie a causa dell’incongruenza con il genere esperito, di acquisire le caratteristiche sessuali del genere opposto, di appartenere al genere opposto e di essere trattato come un membro del genere opposto. Tale condizione può interessare sia individui di sesso femminile (female to male, FtM) che di sesso maschile (male to female, MtF), sebbene risulti più comune nella forma MtF.
La Disforia di Genere può associarsi a problematiche psicologiche significative, in particolare durante l’età evolutiva. Queste possono includere ansia, depressione, disturbi alimentari, autolesionismo e ideazione suicidaria, presenti in una percentuale significativa di casi. È, dunque, fondamentale affrontare queste problematiche in modo tempestivo al fine di garantire il benessere psicofisico dei giovani che ne soffrono.
IL TRATTAMENTO DELLA DISFORIA DI GENERE
Affrontare la Disforia di Genere richiede un approccio complesso in grado di tener conto delle esigenze individuali e delle difficoltà psicologiche associate. Esistono diverse opzioni terapeutiche tra cui:
- Psicoterapia. La terapia psicologica è finalizzata a esplorare l’identità di genere, ridurre la sofferenza associata alla disforia e migliorare la salute mentale. Può coinvolgere individui, coppie o gruppi, offrendo uno spazio sicuro per l’esplorazione dell’identità di genere.
- Terapia Ormonale. Alcune persone possono scegliere di intraprendere una terapia ormonale per modificare le caratteristiche sessuali primarie o secondarie e avvicinarsi al genere con cui si identificano.
- Chirurgia. Alcuni individui possono optare per interventi chirurgici per modificare il corpo in modo da avvicinarsi al genere desiderato.
- Cambio di Espressione di Genere. Molti individui affetti da Disforia di Genere cercano di esprimere il loro genere attraverso l’abbigliamento, i comportamenti e i modi di interagire con gli altri.
La scelta del trattamento dipende da numerosi fattori, tra cui l’età e la fase di sviluppo dell’identità sessuale, la presenza di comorbilità e le preferenze personali. È importante sottolineare che non tutti coloro che vivono con la disforia di genere desiderano sottoporsi a interventi medici o chirurgici, e molte persone traggono sollievo dal supporto psicologico attraverso la consapevolezza della propria identità di genere. Presso il Centro Romano di Psicoterapie Integrate offriamo percorsi psicologici finalizzati al supporto delle persone che vivono con la disforia di genere e sono attivi interventi di psicoterapia rivolti alle loro famiglie con lo scopo di aiutarle a essere di supporto e una risorsa per i pazienti nel proprio percorso di definizione dell’identità.
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