Valutazione Psicodiagnostica

Valutazione Psicodiagnostica

Per comprendere con accuratezza il problema presentato dal paziente è fondamentale che i primi colloqui siano finalizzati alla valutazione psicodiagnostica, ovvero, alla raccolta di informazioni sulla storia di vita, sulla storia medica e sulla sintomatologia del paziente. La valutazione psicodiagnostica oltre a raccogliere informazioni utili per il clinico per prendere decisioni strategicamente orientate e fondamentali per l’efficacia del trattamento del paziente, rende il paziente stesso più consapevole di qual è il suo problema, quali sono gli strumenti migliori per affrontarlo e quali sono i tempi e i costi presunti dell’intervento.

La valutazione psicodiagnostica si serve di una metodologia ben precisa, e si compone di cinque fasi:

  1. Il colloquio clinico
  2. La somministrazione dei test
  3. L’elaborazione dei dati
  4. La stesura del report
  5. La restituzione

Una corretta valutazione psicodiagnostica del paziente consente di capire:

  • il tipo di disturbo e la gravità con cui si presenta;
  • quanto la sintomatologia del disturbo interferisce sul funzionamento affettivo, sociale e lavorativo della persona;
  • il programma di trattamento adeguato al problema.

Un corretto processo di valutazione, quindi, prevede la formulazione di una diagnosi da parte del clinico, ossia l’identificazione del disturbo di cui soffre il paziente.
La formulazione della diagnosi, consente al terapeuta di seguire dei protocolli per la cura di quello specifico disturbo, incrementando così la probabilità che il trattamento risulti efficace.

Nella procedura di valutazione viene consigliato  al paziente di sottoporsi ad una batteria di test composta da: questionari autosomministrati (strumenti di valutazione costituiti da domande alle quali il paziente risponde autonomamente per iscritto) e da interviste semi-strutturate (strumenti di valutazione composti da alcune domande poste direttamente dal valutatore e alle quali il soggetto risponde a voce), finalizzata ad indagare la sintomatologia generale e la personalità.

In alcuni casi specifici, possono essere utilizzati anche test di intelligenza e neurocognitivi al fine di delineare le attuali condizioni cognitive del paziente.

Valutazione presso il Centro Romano di Psicoterapie Integrate

Il Centro Romano di Psicoterapie Integrate inoltre si occupa di valutazione psicodiagnostica anche per l’età evolutiva. Trattandosi di bambini e adolescenti, l’iter psicodiagnostico si compone qui di sei fasi:

  1. Il colloquio introduttivo con il genitore in cui vengono raccolti i principali dati anamnestici del bambino
  2. La somministrazione dei test al bambino e al genitore
  3. L’elaborazione dei dati
  4. La stesura del report
  5. La restituzione

Secondo l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (King, et al, 1995) gli obiettivi della valutazione psicodiagnostica in età evolutiva sono:

  1. identificare le ragioni e i fattori che hanno portato il bambino/ragazzo alla valutazione;
  2. ottenere un quadro accurato del funzionamento evolutivo del bambino/ragazzo, della natura e del livello delle sue difficoltà comportamentali;
  3. identificare i fattori individuali, familiari e ambientali che possono spiegare, influenzare o migliorare le difficoltà del bambino/ragazzo;
  4. stabilire se è presente un disturbo psicopatologico e, nell’eventualità fare una diagnosi differenziale;
  5. stabilire se è necessario un trattamento e sviluppare un progetto di intervento terapeutico, rendendo pienamente partecipe il bambino/ragazzo e la sua famiglia.

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